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Come girare video slo-mo

Creare video al ralenty è più semplice di quanto si possa immaginare. Gli smartphone di fascia medio-alta, infatti, sono perfettamente in grado di supportare questa modalità di registrazione

Video slow motion

Chi non ne ha mai girato uno, scagli la prima pietra. O il primo smartphone, potrebbe anche essere indifferente. Lo slow motion è infatti uno degli effetti video più alla moda negli ultimi tempi per filmati da pubblicare sui propri profili social. È così apprezzato che, probabilmente, sui vari Facebook, Instagram e Twitter si vedono moltissimi video in "slo-mo", che sembrano girati in questa modalità solo per far vedere ai propri contatti che abbiamo uno smartphone dotato di questa funzionalità.

Ce ne sono alcuni, però, in cui la visualizzazione al "rallenty" (parola per fortuna ormai caduta in disuso) ci sta tutta. Ad esempio, quei video in cui un nostro amico fa involontariamente qualcosa di buffo, o in cui dobbiamo riprendere un oggetto che si muove veloce (o, perché no, il nostro pincher che fa il pazzo con il suo giocattolo preferito). Un tempo lo slow motion era appannaggio delle videocamere professionali più costose, ma oggi la maggior parte degli smartphone di gamma medio-alta può girare video in slo-mo. Per usare questa modalità al meglio, però, è bene prima capire come funziona.

Come funziona lo slow motion

Un video normale, nella stragrande maggioranza dei casi, è girato a 30 frame per secondo. Il che vuol dire che ogni secondo del video è formato da 30 fotogrammi ma il nostro cervello non è in grado di vederli singolarmente. E, così, ha l'impressione di vedere qualcosa in movimento e non la somma di 30 fotografie statiche. Se giriamo un video con un frame rate superiore, diciamo 60 fps, e lo riproduciamo alla stessa velocità il nostro cervello non vedrà la differenza rispetto al video girato a 30 fps. Questo perché, frame più o frame meno, i 30 fps sono la soglia sopra la quale il cervello interpreta il movimento: aggiungere fps non cambia nulla.

Girare video in slow motion

Se, però, giriamo un filmato a 60 fps e lo riproduciamo a 30 fps, allora le cose cambiano molto: è così che nasce lo slow motion. Un video girato a 60 fps ma riprodotto a 30 fps è sempre sopra la soglia che fa la differenza tra un video e "una somma di foto", ma andrà a velocità dimezzata. Così, se abbiamo girato un video da 30 secondi a 60 fps, riproducendolo a 30 fps lo vedremo in slow motion e durerà il doppio.

Come girare i video in slow motion

Il modo migliore di registrare un video in slow motion è usare uno smartphone dotato nativamente di questa funzionalità. Molti smartphone, sia Android che iPhone, possono farlo con qualità più che buona. C'è però da considerare la questione qualità: un video a 60 fps o più è molto più pesante da gestire per l'hardware del telefono rispetto ad un video normale, quindi alcuni smartphone permettono di usare la funzionalità solo a risoluzioni inferiori a quella massima.

Al momento la risoluzione più diffusa per lo slow-mo è il FullHD (1920x1080 pixel), più che sufficiente per girare video di qualità ma assai inferiore alla risoluzione massima permessa dai moderni cellulari (che spesso arriva anche al 4K). Ci sono dei telefoni, come l'iPhone X o il Samsung Galaxy 10, che permettono di registrare video persino a 960 fps, ma ci dovremo accontentare di una risoluzione piuttosto bassa: 720p.

Smartphone video

Per registrare in slow motion, sia su smartphone Apple che Android, dobbiamo entrare nelle opzioni dell'app fotocamera e attivare l'apposita modalità di ripresa e poi girare il video normalmente. Ma ricordiamoci sempre che i video in slow motion occupano molto più spazio di quelli normali. Quindi non mettiamoci a girare un film a 60 fps o più.

App per applicare l'effetto slo-mo ai video

Il secondo modo per rendere in slow motion un video che nasce normale è usare dei software appositi. In questo caso i frame in più verranno calcolati (cioè duplicati) dalla app e il risultato non sarà qualitativamente eccelso. Ma avremo la flessibilità di rallentare solo una o più parti di un video, per evidenziare alcuni momenti clou.

Tra queste app c'è, ad esempio, Slow Motion Video FX (solo per Android, gratis), che ci permette di controllare la velocità di riproduzione del video tramite un comodo slider. Adobe Premiere Clip (per Android e iOS, gratis), ci permette invece di usare lo smartphone per girare video in slow motion mentre siamo in giro e poi inserirli nei nostri progetti Premiere. Effectum (iOS e Android, gratis) offre molti effetti per i video, tra i quali anche lo slo-mo, ma è un po' carente in quanto a precisione. PowerDirector (solo Android e costa 5 dollari) e Filmic Pro (solo iOS e costa 15 dollari), sono invece due strumenti meno facili da usare ma che, se ben padroneggiati, ci permettono di ottenere video in slow motion dall'aspetto veramente professionale.

 

11 agosto 2019

A cura di Cultur-e
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